Evoluzioni normative in tempo di Covid: novità e conferme del DPCM 11/06/20

01.07.2020 - Tempo di lettura: 5'
Evoluzioni normative in tempo di Covid: novità e conferme del DPCM 11/06/20

L’evoluzione degli aspetti normativi di questo periodo non si arresta e la regolamentazione si fa sempre più precisa per accogliere le moltissime casistiche che rientrano nell’emergenza pandemia. È interesse delle aziende mantenere un alto livello di aggiornamento e attenzione per garantire la sicurezza dei lavoratori e la continuità del business aziendale.
Il DPCM dell’11/06/2020 è il provvedimento volto alla regolamentazione delle attività fino al 14 luglio, avvalorando ulteriormente il fatto che, almeno fino ad allora, sarà ancora necessario che i Datori di Lavoro e le Organizzazioni in genere siano informati e pronti ad applicare sia le prescrizioni già in essere sia le novità. Il DPCM riporta anche molti obblighi già emessi nelle emanazioni normative precedenti sia nel corpo principale del provvedimento che negli allegati.
La lettura del documento in questo non è agevole, perché non supportata da una chiave di lettura in merito alle novità, ma queste in effetti ci sono: un ampliamento delle attività consentite subordinato ovviamente all’applicazione di cautele/precauzioni e a condizione che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l’andamento della curva epidemiologica.

Continuano le responsabilità del Datore di Lavoro

Formazione

L’attenzione alla formazione e le responsabilità del Datore di Lavoro in merito non sono mai passate in secondo piano, neanche nei momenti più difficili. Ora finalmente i corsi di formazione professionale e in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, regolamentati negli allegati al DPCM, subiscono un alleggerimento, consentendo l’erogazione delle parti pratiche in presenza, salvo regolamentazione locale diversa.

Ciò costituisce un’ottima notizia in quanto riporta la formazione ad una condizione più equilibrata: rispettando la giusta ripartizione ed importanza di parte teorica e pratica, soprattutto negli ambiti in cui la formazione è volta all’addestramento di capacità operative, come ad esempio nel caso dell’uso dei carrelli elevatori e dei lavori in quota. Il lettore ricorderà che la parte teorica, in remoto, è sempre stata consentita se avvalorata da provvedimenti locali e ciò avrebbe voluto dire per le organizzazioni grandi e piccole continuare con la programmazione delle attività, indipendentemente dal periodo.

È quindi ora di riprendere l’aspetto di erogazione completa delle necessità formative, sperando che gli strumenti a vostra disposizione per la gestione delle risorse umane vi stiano supportando efficacemente anche in questa programmazione particolare: magari suddivisa in una parte teorica già erogata online e una parte teorica rimasta sospesa e da avviare ora.Parlando ancora di formazione, va ricordato che il DPCM pone la condizione che siano rispettate le misure di cui al «Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione» pubblicato dall’INAIL. Inoltre le attività formative risultano ulteriormente regolamentate nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”, revisionate anch’esse il 11 giugno 2020.

Riportiamo per chiarezza il comunicato dell’INAIL del 15 maggio 2020 che decreta che ‘l’infortunio sul lavoro per COVID-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile del Datore di Lavoro, tranne che in caso di dolo o colpa accertata’ nell’applicazione delle misure emesse nei DPCM del 26/04/2020, 17/05/2020 e ora 11/06/2020.

Misure di contenimento

Ne risulta quindi una grandissima importanza in termini di protezione e prevenzione dei lavoratori, ma anche del Datore di Lavoro nell’essere attenti e puntuali all’assolvimento delle misure imposte:

  • controlli della temperatura
  • distanziamento sociale
  • gestione di quanto già noto

Dovremmo ormai essere abituati a tali nuove modalità di gestione, ma dovremmo anche aver assodato il fatto che siano misure destinate a durare ancora a lungo e che quindi non siano da affrontare con superficialità né senza essere adeguatamente strutturati. Pur sperando che il preannunciato ritorno della pandemia in autunno non si verifichi, è sicuramente necessario farsi trovare pronti, anche per quanto riguarda l’operatività delle nostre attività aziendali.

Il rilievo della temperatura effettuato manualmente, per esempio, richiede una persona dedicata a poterlo fare e non sempre ciò è facilmente attuabile, nell’economia della ripartizione dei ruoli e delle mansioni del personale.

Lo stesso vale per la sottoscrizione delle varie dichiarazioni ed informative da rendere all’accesso alle strutture: la gestione di tale aspetto potrebbe essere informatizzata, ovviando ad un sovraccarico di incombenze verso il personale aziendale.

Rimane poi ancora il grosso problema della regolamentazione del distanziamento sociale: non sempre delimitazioni fisiche degli spazi e segni sul pavimento risultano efficaci come vorremmo, mentre invece una soluzione wearable potrebbe invece essere più efficienti.

Credito d’imposta

La tecnologia ci può aiutare. Avendo sempre un occhio di riguardo all’aspetto economico di tali investimenti, si ricorda la possibilità di usufruire di importanti crediti di imposta in merito.
Al fine di garantire supporto ai Datori di Lavoro nell’implementazione della normativa per il contenimento del rischio epidemiologico, TeamSystem mette a disposizione strumenti tecnologici, hardware e software, per ripartire nella massima sicurezza.

L’offerta Healthy Workspace è spiegata chiaramente e sinteticamente in questa infografica.

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