Come la digitalizzazione può migliorare il rapporto tra Consulenti del Lavoro, aziende e dipendenti

05.09.2023 - Tempo di lettura: 7'
Come la digitalizzazione può migliorare il rapporto tra Consulenti del Lavoro, aziende e dipendenti

Sembra quasi una keyword, ossia una parola chiave, e di fatto lo è: parliamo della digitalizzazione, che interessa in primis le aziende, ma sta coinvolgendo sempre di più tutte le professioni e tra queste, indubbiamente, ci sono anche i Consulenti del Lavoro.

Ma cosa significa, per chi svolge questa professione, avvalersi del digitale e soprattutto come avviare al meglio un processo di digitalizzazione? Quali passi bisogna compiere e quali aspetti un Consulente del Lavoro non deve perdere di vista? Perché è importante affidarsi alla digitalizzazione?

A queste e a tante altre domande risponderemo nell’articolo, partendo innanzitutto con il dipingere qual è lo scenario attuale in cui si muovono i Consulenti del Lavoro e cercando di capire come sta cambiando – o è cambiata già – questa professione.

Com’è cambiato il ruolo del Consulente del Lavoro

Se il mondo del lavoro è in continua trasformazione, i Consulenti del Lavoro non possono essere da meno. Le attività che definiscono la loro professione, come l’elaborazione delle buste paga, la gestione dei contributi, gli adempimenti e gli inquadramenti dei dipendenti, sicuramente risentono della Digital Transformation e richiedono ai Consulenti di essere agili, smart e di venire incontro alle esigenze dei clienti.

Come? Offrendo dei servizi che diano modo alle aziende di ricevere in tempo reale la documentazione necessaria e di poterla consultare da qualunque posto e qualunque device, per esempio. Stessa cosa vale ovviamente per i dipendenti che, lo ricordiamo, sono sempre più abituati a lavorare in smart working e a usare tool digitali, pertanto si aspettano di poter consultare cedolini, buste paga, certificazioni uniche e tanto altro in modalità immediata, semplice e “intelligente”, da remoto e possibilmente anche tramite app.

Per questo e tanti altri motivi, il Consulente del Lavoro passa dall’essere il professionista che gestisce payroll e adempimenti a diventare un consulente strategico che supporta le aziende clienti nella gestione delle proprie persone. Non solo nella pratica, ma anche nel creare quel rapporto di fiducia e trasparenza fondamentale tra l’azienda e i suoi dipendenti e contribuire, sebbene in piccola parte, alla retention oltre che alla talent attraction delle persone.

Chi lavora in un’azienda smart e attenta alle esigenze di ciascuno è sicuramente più ingaggiato e coinvolto di chi si trova a dover consultare la propria documentazione in modo lento e obsoleto, che gli richiede molto tempo oltre che una certa dose di pazienza.

Venire incontro a queste esigenze, per un Consulente del Lavoro, significa non solo avvalersi della tecnologia giusta, ma anche sviluppare competenze tecniche e soft che gli permettano di essere al passo con i tempi. E se della “strumentazione” ci occuperemo tra poco, parliamo invece subito delle skill.

Le “nuove” soft skill del Consulente del Lavoro

Indubbiamente ai Consulenti viene richiesta la capacità di sapersi adattare ai cambiamenti e di sapersi concentrare sul change management, in modo da presidiare al meglio ogni fase della trasformazione digitale che, lo ricordiamo, non consiste tanto nel far diventare digitale quello che era (o è) analogico, ma nel disegnare processi, formarsi e adottare una nuova forma mentis.

Bisogna poi sviluppare le abilità comunicative necessarie per confrontarsi anche con clienti che potrebbero essere restii all’innovazione, così come saper resistere allo stress che ogni cambiamento genera.

Allo stesso tempo è importante saper pianificare e organizzare al meglio ogni fase in modo da gestire l’evoluzione senza “dimenticarsi” di portare avanti il proprio lavoro. Altrettanto fondamentali, in un processo di digitalizzazione, sono il saper sviluppare il pensiero creativo – peraltro una delle soft skill più richieste da qui al 2027 secondo il Worlds Economics Forum – e il saper ascoltare.

Perché la creatività può aiutare i Consulenti del Lavoro? Essere creativi vuol dire saper risolvere i problemi trovando di volta in volta nuove soluzioni e dando spazio a idee che possano migliorare il rapporto con i clienti, ma anche la gestione del clima interno dello Studio.

Perché è importante la digitalizzazione per i Consulenti del Lavoro?

Il percorso di digitalizzazione per uno studio professionale di Consulenti del Lavoro può riguardare:

  • l’ottimizzazione dei processi interni;
  • l’analisi delle performance delle attività di studio;
  • il saper sviluppare un’offerta competitiva con nuove tipologie di servizio.

Affidarsi alla digitalizzazione significa per lo studio professionale semplificare le attività e allo stesso tempo liberare del tempo per offrire nuovi servizi di consulenza. Per cogliere al meglio queste nuove opportunità di business è quindi fondamentale digitalizzare i processi interni per gestire il lavoro al meglio e allo stesso tempo migliorare la relazione con le aziende clienti e i loro dipendenti.

Con il digitale, infatti, professionisti e aziende si possono scambiare documenti in tempo reale – e senza utilizzare di continuo il telefono o le e-mail – così come informazioni, e nuove idee e condividere KPI e tanto altro. Il tutto grazie a soluzioni di collaborazione a distanza che, come dicevamo, regalano al Consulente del Lavoro un ruolo sempre più di supporto e sempre più strategico.

Inoltre, grazie a software all’avanguardia si riducono notevolmente i tempi di lavoro e le attività ripetitive e si automatizzano i processi, gestendo l’intero ciclo di vita di un documento, dalla creazione fino alla firma e alla sua conversazione, in modalità digitale. Questo garantisce un maggior “controllo”, riduce gli errori e permette di gestire al meglio ogni fase.

TeamSystem Studio HR: la soluzione ideale per i Consulenti del Lavoro

TeamSystem Studio HR è la soluzione che permette al Consulente del Lavoro di creare una nuova relazione digitale con le proprie aziende clienti e i loro dipendenti e di abilitare l’erogazione di nuovi servizi a valore in ambito HR.

Come? Vediamolo in ogni suo aspetto.

Il Portale Studio è, come si può intuire, dedicato alla gestione dei processi interni dello studio del Consulente del Lavoro e permette di avere a disposizione in un unico luogo virtuale tutte le informazioni e i documenti per ogni azienda cliente. Il tutto in uno spazio ordinato e che garantisce tutti gli standard di sicurezza.

Il Portale Azienda è il punto di accesso per l’azienda, che consente alla stessa di gestire la comunicazione con il proprio Consulente del Lavoro e i processi relativi alle Risorse Umane.

L’accesso web e mobile permette a ogni dipendente – anche tramite app – di consultare, gestire e scambiare documenti e informazioni che riguardano il proprio rapporto di lavoro. Per esempio: dati anagrafici, contrattuali, presenze, assenze per malattia, ferie, permessi, etc.

Infine, grazie alla Console Studio, il Consulente del Lavoro può attivare nuovi servizi di consulenza a valore in ambito HR ai propri clienti (sicurezza, recruiting, formazione, welfare, performance e sviluppo del personale).

Utilizzare una soluzione digitale aiuta, inoltre, ad analizzare il lavoro dello studio, valutarne le performance e sviluppare un’offerta davvero competitiva.

Digitalizzarsi, quindi, è importante per non restare indietro, per essere competitivi e per venire incontro alle esigenze delle aziende, ma anche e soprattutto per migliorare il proprio lavoro.

TeamSystem HR
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