Strategie efficaci per la pianificazione degli acquisti nel procurement per le aziende manifatturiere

La pianificazione degli acquisti è una componente cruciale del processo di procurement (approvvigionamento di beni e servizi) per le aziende manifatturiere. Una gestione efficace degli acquisti consente di ottimizzare i costi, garantire la disponibilità continua delle materie prime e migliorare l’efficienza operativa. In un contesto industriale sempre più competitivo, gli imprenditori devono adottare strategie intelligenti per prevedere la domanda, negoziare con i fornitori e ridurre al minimo i tempi di approvvigionamento. In questo articolo scopriremo come una pianificazione degli acquisti ben strutturata possa portare a un vantaggio competitivo, aumentando la redditività e favorendo una gestione più agile e sostenibile delle risorse.
Il valore della pianificazione nel procurement
Il processo di procurement consiste nell’insieme di tutte quelle attività e transazioni legate all’ approvvigionamento aziendale, come l’acquisizione regolare di beni e servizi da fonti esterne (elementi per la manutenzione dei macchinari, forniture per uffici, etc…) per garantirne il corretto funzionamento. Nel settore manifatturiero un’efficace pianificazione degli acquisti permette alle aziende di calcolare il reale fabbisogno di risorse e garantisce processi di approvvigionamento in linea con gli obiettivi aziendali; in questo modo si favoriscono relazioni durature e solide con i fornitori e la fornitura di prodotti di qualità. La pianificazione acquisti gioca inoltre un ruolo cruciale nell’adozione di pratiche di approvvigionamento sostenibili (procurement sostenibile), che tengano cioè conto degli impatti ambientali e sociali oltre che economici. Consente infatti di ottimizzare i costi ma anche di ridurre sprechi e scorte in eccesso. Vediamo nello specifico le strategie migliori per strutturare una corretta pianificazione degli acquisti.
1. Identificare le esigenze di approvvigionamento dell’azienda
La prima regola è l’identificazione chiara dei bisogni dell’azienda: tramite l’analisi di dati storici, tendenze o di input provenienti dai vari dipartimenti sarà possibile individuare e comprendere i beni o i servizi richiesti. A questo punto si potranno definire quantità, qualità, requisiti tecnici e tempi di consegna desiderati; ma non tutti i requisiti sono uguali, sarà quindi necessario classificarli a seconda delle priorità, affrontando per prime le esigenze primarie e in linea con gli obiettivi aziendali più ampi.
2. Stabilire un budget per gli acquisti
In un secondo momento sarà fondamentale definire il proprio budget dopo aver effettuato:
- una stima dei costi associati all’acquisto di beni e servizi (costi di spedizione, commissioni dei fornitori, ecc.);
- la suddivisione dei fondi per tutte le fasi del processo di approvvigionamento;
- una pianificazione dei fondi da destinare alle emergenze dovute a fluttuazioni di mercato o circostanze impreviste, così da evitare ritardi per sforamenti di budget.
3. Scegliere il fornitore giusto
La scelta del fornitore è una fase cruciale dell’intero processo di procurement. In genere la selezione avviene attraverso la pubblicazione di gare d’appalto, in grado di garantire una concorrenza leale e criteri di valutazione chiari; hanno infatti il compito di definire termini, condizioni e criteri per la selezione del fornitore. Seguiranno la raccolta delle offerte e la loro valutazione in base a parametri predeterminati come prezzo, qualità, affidabilità, programmi di consegna e capacità di soddisfare le esigenze aziendali.
4. Sviluppare relazioni solide con i fornitori
In questa fase non resta che gestire le relazioni con i fornitori e assicurarsi che siano solide e durature. Tra gli elementi principali di una relazione strategica e a lungo termine rientrano:
- una comunicazione aperta, onesta e trasparente con feedback e aggiornamenti regolari, che aiutano a creare fiducia e a ridurre malintesi;
- la definizione di aspettative chiare in fase di contratto (prezzi, qualità, tempi consegna e standard di servizio);
- il monitoraggio regolare delle prestazioni, per migliorare l’efficienza attraverso decisioni tempestive e ponderate;
- la promozione di una collaborazione reciproca.
Best practices per ottimizzare la pianificazione acquisti
Ma quali sono le pratiche migliori per rendere più efficace il processo di pianificazione degli acquisti? Scopriamone alcune.
- Automazione dei processi tramite il ricorso a strumenti di Intelligenza Artificiale, che consentono di ottimizzare alcune attività come l’analisi dei dati o la comunicazione con i fornitori. L’AI è in grado di prevedere tendenze e favorire processi decisionali più consapevoli, migliorando l’efficienza e riducendo il margine di errori.
- Valutazione delle prestazioni dei fornitori (in base a criteri come qualità, tempi di consegna, prezzi e servizi offerti), che aiuterà a individuare aree di miglioramento e a ridurre i rischi. Questa pratica assicurerà una base di fornitori il più possibile affidabile.
- Implementazione di software per la gestione automatizzata degli acquisti. L’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate che permette di automatizzare operazioni di routine come la gestione degli ordini, la valutazione dei fornitori e la creazione di contratti, velocizza i processi e aumenta la redditività. Un sistema MRP ad esempio (Material Requirements Planning) permette di calcolare i fabbisogni e pianificare i materiali necessari per soddisfare la domanda dei clienti, ottimizzando gli acquisti e la produzione, riducendo i costi e garantendo la disponibilità dei prodotti, evitando eccedenze o l’esaurimento delle scorte.
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