Boom dimissioni e carenza di personale: ecco come migliorare la soddisfazione dei propri dipendenti

15.03.2023 - Tempo di lettura: 3'
Boom dimissioni e carenza di personale: ecco come migliorare la soddisfazione dei propri dipendenti

Come migliorare la soddisfazione dei dipendenti? Questo è un tema oggi cruciale nelle aziende, dove il boom di dimissioni volontarie quasi non fa più notizia. Il problema è senz’altro da risolvere: mentre i lavoratori vanno in cerca di nuovi stimoli, le aziende restano senza dipendenti e figure professionali, con il rischio concreto di incontrare enormi difficoltà dal punto di vista produttivo.

Boom dimissioni: le cause

Il boom di dimissioni volontarie è una questione sempre più importante per le imprese. In Italia, nei primi 9 mesi del 2022, si sono registrate 1 milione e 660 mila dimissioni volontarie, con un aumento del 22% rispetto al 2021. Ci sono diversi motivi che spingono i dipendenti a licenziarsi volontariamente, in primis la visione sempre meno romantica della classica occupazione fissa. Ai lavoratori piace cambiare e cercare nuovi stimoli.

Ovviamente non si può limitare a questa considerazione l’analisi sul boom delle dimissioni, ci sono altri fattori cruciali da indagare. Le poche opportunità di crescita, ad esempio, sono tra le motivazioni più frequenti di chi abbandona il posto di lavoro. Numerose sono poi le dimissioni a causa di una retribuzione insufficiente, senza contare chi decide di dimettersi per via di un ambiente di lavoro poco salutare e di una scarsa comunicazione con i superiori o i colleghi.

Le nuove generazioni stanno cercando sempre di più un ambiente di lavoro che risponda alle loro esigenze di vita privata e professionale. La flessibilità degli orari e la possibilità di lavorare da remoto, ad esempio, sono diventati elementi fondamentali per i lavoratori moderni. Questa tendenza non solo offre ai dipendenti maggiore libertà, ma aumenta anche la loro produttività e il loro benessere.

Le aziende che non adottano politiche di flessibilità rischiano di perdere talenti, specialmente nelle industrie più competitive. Allo stesso tempo, le imprese che implementano soluzioni come lo smartworking, che consente ai dipendenti di lavorare da remoto, possono ampliare il loro bacino di ricerca del personale e selezionare i migliori talenti da qualsiasi parte del mondo.

La flessibilità e l’adozione di politiche di lavoro flessibili stanno diventando sempre più importanti per le aziende che desiderano attirare e trattenere i talenti. Le imprese che non si adeguano rischiano di perdere il proprio vantaggio competitivo e di non essere in grado di attrarre i migliori professionisti del settore.

Le difficoltà delle aziende oggi

Il boom di dimissioni volontarie si ripercuote direttamente sui processi produttivi delle aziende. Il problema, quindi, viaggia su una doppia direzione: da una parte si fatica a trovare figure professionalizzate e, dall’altra, è sempre più complicato riuscire a fidelizzarle. Come mai? I motivi di queste difficoltà sono principalmente i seguenti:

  • Mercato del lavoro competitivo: con una forza lavoro altamente qualificata e una domanda di professionisti specializzati in aumento, il mercato del lavoro diventa sempre più competitivo. Questo rende difficile per le aziende trovare i talenti giusti per le proprie posizioni aperte;
  • Cambiamento tecnologico: il rapido cambiamento tecnologico sta creando nuove esigenze professionali e nuovi lavori che le aziende devono trovare e fidelizzare. In molti casi però, le aziende non riescono a tenere il passo con le nuove competenze e conoscenze richieste;
  • Soddisfazione lavorativa: la mancanza di soddisfazione lavorativa è senz’altro uno dei motivi principali per cui i dipendenti lasciano un’azienda. L’insoddisfazione può sorgere per cause diverse: un ambiente di lavoro pesante, poche opportunità di crescita e retribuzione non adeguata;
  • Mobilità del lavoratore: i lavoratori oggi sono molto più mobili. Ciò significa che sono più disposti a cercare opportunità di lavoro altrove se non sono soddisfatti del loro attuale lavoro, bypassando, come prima accennato, la classica visione dell’occupazione fissa. Un elemento che rende ancora più difficile per le aziende fidelizzare i dipendenti.

Come migliorare la soddisfazione dei dipendenti?

Per migliorare la soddisfazione dei dipendenti le imprese devono quindi concentrarsi sulla creazione di un ambiente di lavoro positivo e sulla promozione della crescita professionale dei lavoratori. Questo significa investire in formazione e sviluppo professionale, offrire opportunità di lavoro flessibile e, laddove possibile, aumentare la retribuzione. Un gran lavoro per i reparti HR, che devono operare per creare una cultura aziendale positiva, che promuova la comunicazione aperta e la collaborazione tra i dipendenti.

I gestionali HR, in questo contesto, acquisiscono così un ruolo cruciale nella gestione dei dipendenti e nella creazione di un ambiente di lavoro positivo e soddisfacente.

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