Credit Score: perché è cruciale e come migliorarlo

Nel dinamico panorama economico attuale, l’accesso al credito rappresenta una leva indispensabile per la crescita e la sostenibilità delle piccole e medie imprese (PMI). Un elemento prezioso in questo contesto è il Credit Score, un indicatore che valuta l’affidabilità finanziaria di un’impresa e influenza, in modo diretto, la capacità di ottenere finanziamenti, negoziare condizioni favorevoli con i fornitori e consolidare la propria reputazione sul mercato.
In prima battuta, è importante distinguere tra Credit Score e Rating: mentre il primo è un punteggio numerico derivato da dati finanziari e comportamentali, il secondo è una valutazione più approfondita rilasciata da agenzie specializzate secondo metodologie validate. Entrambi forniscono una misura dell’affidabilità finanziaria, ma differiscono per complessità e finalità.
La mancata attenzione verso questi indicatori può comportare conseguenze significative per le PMI, tra cui difficoltà nell’accesso al credito, condizioni meno vantaggiose nei rapporti commerciali e una minore competitività nel mercato. Al contrario, un Credit Score elevato può tradursi in opportunità di finanziamento più favorevoli e in una maggiore fiducia da parte di partner e investitori.
A supporto di questa tesi, un recente studio ha evidenziato che le PMI italiane con un alto livello di adeguatezza ai criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) hanno beneficiato di un tasso di erogazione dei finanziamenti superiore dell’11% rispetto alla media, facendo inoltre registrare tassi di default inferiori del 34%. Questi dati sottolineano come – e quanto – l’attenzione a determinati parametri, inclusi quelli legati alla sostenibilità, possa influenzare positivamente l’affidabilità creditizia di un’azienda.
In questo articolo, esploreremo i fattori che determinano il Credit Score, l’importanza di una metodologia di valutazione trasparente come MORE (Multi Objective Rating Evaluation), e forniremo consigli pratici per perfezionare e monitorare efficacemente il proprio punteggio di credito.
Credit Score e Rating: differenze e fattori che li influenzano
Come già accennato, Credit Score e Rating sono due strumenti per valutare l’affidabilità finanziaria di un’azienda, ma hanno caratteristiche e finalità differenti.
Il Credit Score è un punteggio o alfanumerico automatizzato (per cui non richiede l’intervento di analisi umana) che sintetizza il rischio di insolvenza di un’azienda, basandosi su dati finanziari, storici e comportamentali. Viene spesso utilizzato da banche, fornitori e investitori per una valutazione rapida della solvibilità di un’impresa.
Il Rating, invece, è una valutazione più approfondita rilasciata da agenzie specializzate secondo metodologie riconosciute e validate. Nel caso di MORE, la metodologia sviluppata da Modefinance, lo score si basa su un modello innovativo che include Big Data e Intelligenza Artificiale per analizzare in modo oggettivo e trasparente la solidità finanziaria di un’azienda, riducendo il margine di errore rispetto alle valutazioni tradizionali. A differenza del Credit Score, il Rating fornisce un’analisi dettagliata della stabilità economico-finanziaria e può essere richiesto in contesti più strutturati, come l’accesso a grandi finanziamenti o l’emissione di obbligazioni.
Diversi fattori influenzano entrambi gli indicatori.
- Puntualità nei pagamenti: ritardi nei pagamenti a fornitori e creditori abbassano il punteggio.
- Indebitamento e liquidità: un elevato rapporto debiti/capitale proprio può indicare una maggiore vulnerabilità finanziaria.
- Settore di appartenenza e contesto economico: il rischio varia a seconda del mercato in cui opera l’azienda e delle sue condizioni economiche generali.
Comprendere queste differenze è il primo passo per definire e adottare strategie mirate che consentano di migliorare la propria affidabilità finanziaria e ottimizzare le opportunità di crescita.
La metodologia MORE: perché è importante?
La metodologia MORE si basa sul principio che migliore è l’equilibrio tra le diverse aree economiche e finanziarie di un’azienda, minore è il suo rischio finanziario totale. Le aree in questione comprendono, tra le altre, liquidità, redditività, solvibilità, efficienza, qualità della produzione e ciclo monetario.
Uno dei principali punti di forza di questa metodologia è la sua trasparenza: le metodologie e i criteri utilizzati sono accessibili, evitando le cosiddette “scatole nere” presenti in altri modelli di valutazione. Questo permette alle aziende di comprendere appieno i fattori che influenzano il loro punteggio e di adottare misure correttive mirate.
Per le PMI, la scelta di affidarsi a valutazioni rapide e automatizzate come il assicura diversi benefici,
- Chiarezza nella valutazione: le imprese possono ottenere una visione dettagliata della propria situazione finanziaria, identificando punti di forza e aree di miglioramento.
- Strumenti per il miglioramento del merito creditizio: grazie alle indicazioni fornite da MORE, le aziende possono implementare strategie utili a rafforzare la propria affidabilità finanziaria.
- Accesso facilitato al credito: una valutazione positiva secondo la metodologia MORE può migliorare le possibilità di ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose.
PMI e Credit Score: un punteggio alto per crescere e competere
Monitorare e migliorare il proprio merito creditizio non è solo un esercizio di controllo finanziario, ma un elemento chiave per la competitività e la crescita delle PMI. Un Credit Score elevato offre infatti vantaggi concreti in tre ambiti principali.
- Concessione di finanziamenti: gli istituti bancari e gli investitori utilizzano il Credit Score per determinare l’affidabilità di un’azienda. Un punteggio elevato facilita l’accesso al credito e permette di ottenere tassi di interesse migliori. Al contrario, un punteggio basso può portare a finanziamenti negati o condizioni meno favorevoli, limitando le possibilità di crescita.
- Migliori condizioni con i fornitori: anche i fornitori valutano il merito creditizio prima di concedere dilazioni di pagamento o sconti. Un’impresa con un Credit Score elevato può negoziare termini di pagamento più flessibili, riducendo la pressione sulla liquidità e migliorando il proprio cash flow. Viceversa, uno Score modesto potrebbe costringere a pagamenti anticipati, riducendo la capacità di investimento.
- Reputazione e fiducia nel mercato: un Credit Score positivo migliora l’accesso a capitali e forniture e rafforza anche la credibilità dell’azienda agli occhi di clienti, investitori e partner. Un’impresa considerata finanziariamente solida ha maggiori opportunità di crescita e collaborazione, mentre un punteggio negativo può minare la fiducia nel lungo termine.
Come migliorare il Credit Score? Le best practice da seguire
Per migliorare il proprio punteggio di affidabilità creditizia è necessario che le PMI mettano a terra una strategia in grado di affrontare i principali fattori che lo influenzano.
Ecco alcune azioni pratiche che permettono di migliorare il Credit Score.
- Pagamenti puntuali e gestione del debito: il rispetto delle scadenze è uno degli aspetti più critici per mantenere un buon Credit Score. Ritardi o inadempienze nelle corresponsioni a fornitori e istituti finanziari possono inficiare seriamente la reputazione creditizia. È quindi fondamentale stabilire un sistema di gestione che preveda scadenze ben definite, come l’utilizzo di promemoria automatici o l’adozione di strumenti di pagamento per evitare dimenticanze. Inoltre, una gestione oculata del debito, che implica un rapporto equilibrato tra i crediti utilizzati e quelli disponibili, è importante per dimostrare stabilità finanziaria.
- Diversificazione delle fonti di finanziamento: avere accesso a linee di credito diverse, come prestiti a breve e lungo termine, carte di credito aziendali o finanziamenti agevolati o alternativi, dimostra una buona capacità di gestione finanziaria e riduce il rischio percepito dai creditori. Una strategia di diversificazione, se ben gestita, può contribuire positivamente al punteggio di affidabilità, aumentando le possibilità di ottenere condizioni favorevoli.
- Monitoraggio continuo: verificare regolarmente il punteggio consente di individuare in tempo eventuali discrepanze o errori nei report, che potrebbero abbassare il punteggio. Inoltre, un’analisi continua permette di intervenire in caso di cambiamenti nelle condizioni finanziarie dell’impresa, adottando le misure correttive necessarie per evitare impatti negativi.
L’adozione di queste best practice contribuisce ad accrescere il punteggio delle aziende, aprendo loro la porta a migliori condizioni di credito, relazioni più solide con i fornitori e una maggiore credibilità sul mercato.
Gli strumenti digitali per monitorare il Credit Score
Oggi, il monitoraggio del Credit Score non può più basarsi su metodi tradizionali, che spesso sono caratterizzati da dati statici e aggiornamenti poco frequenti. Le PMI hanno infatti bisogno che le informazioni siano sempre aggiornate e dettagliate per poter assumere decisioni tempestive e data-driven.
Le soluzioni digitali basate sull’Intelligenza Artificiale, come S-Peek di Modefinance, sono un’evoluzione importante in tal senso. Grazie alla metodologia MORE, che si basa su Big Data e AI, S-Peek offre una valutazione del merito creditizio trasparente, replicabile e aggiornata in tempo reale. Questo strumento consente alle PMI di monitorare la propria affidabilità finanziaria, offrendo indicazioni precise per migliorare il punteggio di credito e ottimizzare la gestione del rischio.
Altrettanto importante è Business Information di TeamSystem, un’opzione pensata per offrire alle PMI una visione dettagliata e completa delle loro performance nel contesto commerciale. Rispetto a S-Peek, che si focalizza maggiormente sull’elaborazione di Credit Score aziendali a partire da grandi volumi di dati aggregati, Business Information integra un’ampia gamma di informazioni commerciali: dalle visure camerali ai report sui pagamenti, dai bilanci ufficiali ai comportamenti finanziari nel tempo. Uno strumento quindi più strutturato, che consente di valutare con precisione l’affidabilità di clienti, fornitori e partner, supportando scelte strategiche e operative.
S-Peek e Business Information si presentano dunque come soluzioni complementari, ma progettate per esigenze differenti: il primo più immediato e orientato all’analisi sintetica del rischio, il secondo più articolato e approfondito, ideale per chi cerca un controllo dettagliato del proprio ecosistema commerciale.
