Superbonus: il ruolo del consulente fiscale

09.03.2021 - Tempo di lettura: 4'
Superbonus: il ruolo del consulente fiscale

Il Superbonus di cui all’art. 119 del D.L. n. 34/2020 rappresenta un’importante opportunità, che se ben utilizzata può determinare notevoli vantaggi per tutti i soggetti coinvolti. La materia è sicuramente complessa e per tale ragione i soggetti interessati all’esecuzione dei lavori agevolati dovranno avvalersi di uno staff di professionisti qualificati.

Ogni figura professionale sarà tenuta ad assolvere il proprio compito confrontandosi continuamente con ogni altro soggetto coinvolto. I professionisti tecnici dovranno confrontarsi con la ditta incaricata dell’esecuzione dell’intervento e con il dottore commercialista che ricopre il ruolo di “regista”. Tale soggetto sarà tenuto a riscontrare la corretta esecuzione degli adempimenti anche al fine di evitare ricadute fiscali e a verificare la sussistenza di tutti i presupposti al fine di fruire dell’agevolazione.

Il presente contributo intende appunto evidenziare alcune delle possibili aree di intervento e prestazioni di consulenza che il dottore commercialista può offrire.

La presenza dell’unico proprietario

A seguito delle modifiche intervenute con l’approvazione della Legge di Bilancio del 2021 anche l’unico proprietario dell’edificio può fruire della detrazione del 110%. È irrilevante la mancanza del condominio e si potrà fruire del Superbonus a condizione, però, che l’edificio sia composto da due a quattro unità immobiliari.

Si pone quindi il problema di come far valere la detrazione qualora l’edificio sia composto da cinque o più unità immobiliari. Il professionista potrà trovare la corretta soluzione al problema indicando al cliente che il risultato positivo potrà essere raggiunto con la cessione della nuda proprietà di una delle cinque unità immobiliari in favore del figlio o del coniuge.

Il trasferimento di tale diritto, conservando l’usufrutto, consentirà all’unico proprietario non solo la costituzione del condominio, ma anche di continuare a godere dei frutti dell’unità immobiliare il cui diritto reale è stato oggetto di cessione.

L’operazione è perfettamente legittima e non determina, come chiarito dalla stessa Agenzia delle Entrate, alcuna ipotesi di abuso del diritto nel momento in cui, dopo l’esecuzione dei lavori agevolati, la nuda proprietà continuerà ad essere detenuta dal figlio o dal coniuge acquirente.

L’abuso del diritto e la rilevanza del ruolo del consulente

In alcuni casi può anche verificarsi che il soggetto proprietario dell’immobile si trovi nell’impossibilità di fruire dell’agevolazione. Ad esempio, una società potrebbe detenere un immobile a destinazione abitativa di tipo unifamiliare.

Tuttavia, l’art 119, comma 9 del D.L. n. 34/2020 non indica, tra i soggetti che possono effettuare i lavori agevolati, le società. Inoltre, sono anche escluse dal beneficio le unità immobiliari utilizzate nell’esercizio dell’attività di impresa.

Analogamente alla fattispecie esaminata in precedenza, il ruolo del professionista può essere fondamentale nel prestare l’attività di consulenza. Ci si deve domandare se sia possibile fruire della detrazione qualora la società, non in grado di fruire della detrazione, conceda in locazione l’unità immobiliare abitativa ad uno dei soci.

Il detentore, in base a un titolo idoneo, se autorizzato all’esecuzione dei lavori dal proprietario, può beneficiare della detrazione. Tuttavia, in tale ipotesi è necessario considerare il legame tra il conduttore e la società, in quanto tale soggetto è anche socio. La valutazione circa la spettanza della detrazione non sarà affatto agevole. Sarà necessario prendere in considerazione diverse variabili. Ad esempio, dovrà essere verificata la composizione della compagine sociale e se si tratta di una società a ristretta base familiare. Tale elemento potrebbe indurre l’Agenzia delle Entrate a considerare la condotta abusiva e quindi negare la spettanza del beneficio.

La valutazione, però, dovrà essere effettuata caso per caso a seconda della diversa fattispecie e prendendo in considerazione numerosi elementi. Anche in questo caso il ruolo del consulente fiscale sarà fondamentale e il Superbonus rappresenterà una rilevante opportunità lavorativa per tutti i soggetti coinvolti. I proprietari saranno così in grado di rivalutare il patrimonio immobiliare che in molti casi è vetusto e necessita di numerose opere.

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