Come testare la velocità di un sito e-commerce: strumenti utili e consigli da seguire

18.01.2024 - Tempo di lettura: 3'
Come testare la velocità di un sito e-commerce: strumenti utili e consigli da seguire

Chi rallenta è perduto. In un mondo in cui la velocità è un elemento imprescindibile per soddisfare ogni richiesta, il web non si sottrae alla regola. Anzi, la amplifica. Gestire un e-commerce significa mettere in pratica una serie di accorgimenti per l’ottimizzazione e non solo. Ottimizzazione della user experience, e-mail marketing, keyword research, ottimizzazioni SEO, campagne ADV e presidio dei social network non sono gli unici ingredienti sul menu. Un aspetto fondamentale è da non trascurare è, infatti, la velocità di caricamento del proprio sito e-commerce. Vediamo come testare la velocità di un sito web e come migliorare le prestazioni di un e-commerce. 

Velocità di caricamento di un sito web: quanto è importante? 

La velocità di caricamento di una pagina è una delle caratteristiche più importanti per il successo di un e-commerce. Un sito lento si traduce immediatamente in un danno economico, perché fa perdere clienti e non li invoglia a tornare. La velocità di un sito impatta sulla user experience, sulla frequenza di rimbalzo (bounce rate), sul tasso di conversione e sull’ottimizzazione per i motori di ricerca. 

Per velocità di un sito ci si riferisce alla velocità con cui un browser riesce a caricare pagine completamente funzionanti e navigabili. Un tempo di caricamento ritenuto accettabile è quello che non supera i 3 secondi: in questo intervallo, il bounce rate (la metrica che indica la percentuale di visitatori che lasciano il sito senza interagire con altre pagine) è intorno al 10%. Un sito che impiega oltre 3 secondi a caricarsi viene abbandonato, invece, da circa il 40% degli utenti. 

Per quanto riguarda il tasso di conversione, invece, uno studio dell’agenzia statunitense Portent ha rivelato come ogni secondo in più nella velocità di caricamento lo faccia diminuire in media del 4,42%, riducendo così la possibilità che l’utente compia un’azione come un acquisto, l’iscrizione a una newsletter o il rilascio di un lead tramite un form di prodotto o servizio.  

Velocità di caricamento in un e-commerce: gli impatti 

Un sito e-commerce che si carica lentamente ha performance non all’altezza che accrescono il tasso di abbandono e la frequenza di rimbalzo. Gli utenti/clienti che atterrano su un e-commerce si aspettano di poter effettuare i propri acquisti nel minor tempo possibile e di poter navigare tra i prodotti subito dopo aver cliccato, indipendentemente dal dispositivo dal quale stanno navigando. Se ciò non accade, sono portati ad abbandonare lo store e, potenzialmente, a rilasciare un feedback negativo che nuoce alla reputazione del marchio.  

La loro soddisfazione, inoltre, sta particolarmente a cuore ai motori di ricerca. Per Google, ad esempio, la velocità di risposta del sito è uno dei primi fattori di ranking, tanto da aver predisposto un apposito badge per segnalare i siti lenti. Mentre un sito che si carica velocemente godrà di un ottimo posizionamento sui motori di ricerca, un sito lento viene inevitabilmente penalizzato nelle SERP, col risultato che i vostri clienti (soprattutto quelli potenziali, che non hanno mai effettuato un accesso diretto), non vi troveranno mai. Posizionare il proprio e-commerce nella prima pagina dei risultati di ricerca, è infatti, essenziale per garantirgli una lunga sopravvivenza.  

Test velocità sito web: quali strumenti usare? 

Esistono diversi strumenti per misurare la velocità del proprio sito e-commerce. Tra gli speed test online più diffusi e affidabili si segnalano: 

  • Pingdom: quello dell’azienda svedese di proprietà di SolarWinds è considerato l’internet speed test online più semplice da utilizzare. Il test genera una valutazione della performance e del tempo di caricamento totale, la dimensione complessiva della pagina e il numero di richieste presenti sul sito web. In base a questi parametri genera un punteggio in centesimi. Pingdom permette, inoltre, di misurare la velocità dei singoli file durante il loro caricamento. 
  • GTmetrix: accedendo al sito della società canadese è sufficiente inserire la URL del sito che si intende scansionare. Si può inserire l’homepage o qualsiasi pagina interna. In pochi istanti viene effettuata l’analisi che restituisce una panoramica sulle prestazioni del portale tramite una serie di informazioni quali: punteggio GTmetrix, risultati Core Web Vitals, performance e struttura, dettagli della pagina, problemi principali.  
  • Google PageSpeed Insights: anche lo strumento di Google fornisce una valutazione in centesimi per il tuo e-commerce. Inserendo la url nella barra di ricerca viene immediatamente riportato lo score delle prestazioni diviso per device: dispositivi mobili e computer. In calce la diagnostica evidenzia, per ciascun dispositivo, quattro risultati. L’utente può così avere contezza dei punteggi ottenuti alle voci prestazioni, accessibilità, best practice e SEO. 
  • Google Analytics Site Speed: sotto il menu “Comportamento” consente di misurare la velocità di un sito. Le informazioni vengono recuperate attraverso uno snippet di codice incluso in una pagina web. I report ottenuti misurano tre aspetti: tempo di caricamento di una pagina (ottenuto attraverso un campione di visualizzazioni pagina), velocità di esecuzione o tempo di caricamento di qualsiasi evento o interazione che si intende tracciare, tempo impiegato dal browser ad analizzare un documento. 
  • Webpage Test: questo tool gratuito è particolarmente adatto agli utenti più esperti, grazie a una vasta gamma di funzionalità. I test avanzati, tra cui la possibilità di simulare l’utilizzo di browser diversi e di modificare la velocità di connessione, forniscono informazioni preziose sui miglioramenti applicabili all’e-commerce. 
  • New Relic: questo strumento arricchisce ulteriormente la mole di informazioni di cui si può disporre quando si analizza la velocità di un sito. Consente infatti di monitorare le prestazioni delle applicazioni, dei server e in tempo reale degli utenti che stanno navigando sul vostro sito web. 

Test velocità sito: le metriche da considerare 

Esistono diverse metriche che vengono prese in considerazione dai tool di misurazione della velocità di un sito. Le più rilevanti sono: 

  • tempo di caricamento della pagina: il tempo necessario per caricare completamente una pagina, compresi tutti i contenuti visibili e i processi in background. 
  • Tempo to Interact (TTI): il tempo che serve affinché una pagina diventi completamente interattiva e l’utente possa iniziare a interagire con i contenuti. 
  • Time to First Byte (TTFB), il tempo che passa tra la richiesta di una pagina web e la ricezione del primo byte di dati dei server. Questa metrica evidenzia l’efficienza del server e la velocità della connessione internet. 
  • Indice di velocità visiva, il tempo in cui i contenuti di una pagina vengono visualizzati.  
  • Dimensione della pagina, che corrisponde a quella totale del file di tutte le risorse che devono essere caricate affinché la pagina funzioni e l’utente possa navigarla.  

Come migliorare la velocità di un sito e-commerce 

Dopo aver analizzato la velocità del vostro e-commerce è il momento di pensare alle ottimizzazioni. Migliorare la velocità di un sito web è un processo che transita attraverso una serie di best practices da osservare. La parola chiave è ottimizzazione. Prima di tutto bisogna affidarsi a un buon server e utilizzare un Content Delivery Network (CDN) che distribuisca i contenuti su server in diverse località e consenta agli utenti di accedere da quello geograficamente più vicino.   

Successivamente è basilare intervenire sulle dimensioni dei file presenti per ridurre il loro peso. Servirsi di un programma valido consente di comprimerle mantenendo il formato preferito e, soprattutto, la stessa qualità. 

Un’altra buona regola è quella di eliminare i codici superflui in pagina. Il crawler e lo spider di Google setacciano il codice sorgente riga per riga e penalizzano lì dove trovano spazi bianchi. Per questo motivo bisogna sempre assicurarsi di eliminare spazi bianchi e simboli non necessari. Altro strumento di cui è bene non abusare sono i redirect: i reindirizzamenti servono ad evitare che un utente finisca su una pagina in error 404, ma inserire molti contenuti reindirizzati (sia verso un contenuto presente sul sito stesso che verso un link esterno) influisce sulla velocità di caricamento dell’intero sito. 

Per migliorare l’esperienza utente di chi atterra sul tuo e-commerce, invece, è sempre opportuno abilitare la cache del browser, per far sì che gli utenti possano archiviare temporaneamente i file del sito sul loro dispositivo senza obbligarli a scaricare lo stesso file più volte. 

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