Consigli utili per scrivere una newsletter di successo

12.01.2023 - Tempo di lettura: 2'
Consigli utili per scrivere una newsletter di successo

Saper scrivere una newsletter in modo efficace può fare davvero la differenza per il successo di un eCommerce. Si tratta, infatti, di un prezioso strumento che offre la possibilità di coltivare le relazioni con i propri clienti e fidelizzarli, ma anche di promuovere in modo più strategico i prodotti e servizi in vendita sul sito, utilizzando tecniche di cross-selling e up-selling (ma non solo).

Anche al giorno d’oggi, in cui i canali di comunicazione tra venditori e potenziali clienti sono sempre più numerosi, avere la possibilità di raggiungere la casella di posta elettronica dei consumatori con messaggi promozionali e non, può rivelarsi straordinariamente utile. L’Email Marketing, infatti, è uno degli strumenti più performanti in termini di ROI (Return non Investment).
Nelle prossime righe è possibile scoprire nel dettaglio come scrivere una newsletter di successo; prima, però, è necessario far chiarezza sulla differenza che c’è tra newsletter e DEM (Direct Email Marketing).

Come scrivere una newsletter di successo per eCommerce

Il primo consiglio per scrivere una newsletter di successo per un eCommerce è trovare il giusto mix tra messaggi promozionali e contenuti informativi utili ai potenziali clienti, così da non incrinare il rapporto di fiducia instaurato.
Un altro aspetto che rischia di compromettere la relazione con i destinatari della newsletter è la frequenza di invio delle email: ricevere tante email ravvicinate, per quanto interessanti, non è piacevole e potrebbe spingere più di un utente a cancellare l’iscrizione alla newsletter. Stabilire a priori e in linea generale la frequenza di pubblicazione di una newsletter è impossibile perché sono diversi i fattori che concorrono alla scelta. A livello puramente orientativo è possibile indicare un messaggio a settimana come frequenza standard, ma è fondamentale inserire la scelta in merito alla frequenza di pubblicazione all’interno di una riflessione più ampia sul calendario editoriale.

Un altro consiglio molto importante per mantenere alto l’interesse dei destinatari della newsletter è personalizzare il più possibile i messaggi inviati: i clienti che ricevono messaggi costruiti in maniera specifica attorno alle loro esigenze risultano, infatti, maggiormente propensi a procedere all’acquisto.

C’è un aspetto in particolare da curare quando si invia una newsletter: è l’oggetto della email.
L’obiettivo, in questo caso, è duplice: incuriosire il destinatario della email e spingerlo così ad aprire il messaggio di posta elettronica per leggere il suo contenuto, ma anche evitare che l’email finisca tra lo spam.
Per risultare efficace, l’oggetto della email dovrebbe essere breve e, cioè, concentrare nelle prime 7 parole al massimo i vantaggi di cui è possibile beneficiare aprendo e leggendo il messaggio di posta elettronica. Il consiglio è quello di non esagerare con parole esplicitamente di carattere commerciale, come per esempio “sconto”, “offerta”, “gratis”, che potrebbero attivare i filtri protezione.
Anche nel caso dell’oggetto dell’email, come per la frequenza di invio della newsletter, non esiste la formula perfetta: per capire come scrivere una newsletter in modo efficace, quindi, è necessario effettuare numerosi test e misurare l’efficacia dei diversi messaggi di posta elettronica inviati.

Che differenza c’è tra newsletter e DEM

All’interno della macrocategoria Email Marketing è possibile distinguere tra newsletter e DEM (Direct Email Marketing) . Sono due diverse soluzioni che hanno finalità differenti: la newsletter, a differenza della DEM, non ha come scopo principale quello di vendere prodotti o servizi, bensì è uno strumento attraverso il quale inviare informazioni rilevanti a una ristretta cerchia di persone, con l’obiettivo prioritario di stabilire e consolidare con loro una relazione duratura. Le informazioni veicolate attraverso una newsletter, quindi, non devono essere necessariamente mirate in maniera diretta alla vendita di prodotti o servizi.
La newsletter, in genere, presenta anche una struttura differente rispetto a una DEM (che, quasi sempre, prevede una Call to Action) e ha una frequenza di invio più regolare. Anche gli indicatori che è necessario monitorare per valutare l’efficacia di questi due strumenti sono diversi: per una newsletter sono molto importanti il tasso di apertura delle email e il numero di destinatari che cancellano l’iscrizione al servizio, mentre per una DEM è prioritario monitorare il Conversion Rate.

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