Cos’è la frequenza di rimbalzo e come ridurla sul tuo e-commerce

26.04.2024 - Tempo di lettura: 7'
Cos’è la frequenza di rimbalzo e come ridurla sul tuo e-commerce

La frequenza di rimbalzo è una delle metriche più rilevanti all’interno di un e-commerce: ci dice infatti la percentuale di visitatori che lasciano il sito dopo aver visualizzato una sola delle sue pagine. In questo articolo scopriamo meglio cos’è, perché è importante monitorarla e come abbassare la frequenza di rimbalzo in un e-commerce.  

Frequenza di rimbalzo: cos’è

La frequenza di rimbalzo è una delle metriche più importanti da tenere d’occhio quando parliamo di e-commerce: indica infatti il numero di visitatori che abbandona il sito web senza interagirvi, cioè subito dopo essere atterrati su una sola delle sue pagine. Tradotto in termini più semplici è la percentuale di persone che entrano nel tuo negozio online e se ne vanno senza fare nulla (comprare un prodotto, cercare un articolo, compilare un modulo per chiedere informazioni, sfogliare il catalogo, etc.). I motivi? Possono essere dei più disparati: il cliente potrebbe ad esempio aver trovato subito ciò che cerca sulla pagina visualizzata, ma nella stragrande maggioranza dei casi le ragioni sono di tutt’altro genere e rivelano la presenza di alcuni problemi come un sito particolarmente lento a caricarsi, contenuti poco interessanti o una scarsa coerenza tra la parola chiave digitata e i contenuti del sito. 

Perché monitorare la frequenza di rimbalzo sull’e-commerce?

La frequenza di rimbalzo è quindi un indicatore significativo per qualsiasi e-commerce, funge da cartina di tornasole delle sue performance: misurare la percentuale di visitatori in una determinata sessione del sito e analizzarne i comportamenti ti permetterà ad esempio di capire se la pagina ha raggiunto gli obiettivi per cui è nata o di valutare il grado di soddisfazione dei clienti.  

Monitorare la frequenza di rimbalzo di un e-commerce è quindi cruciale, ti aiuta a comprendere se il tuo sito sta attirando il giusto tipo di traffico. Un indice molto alto è un campanello d’allarme da non sottovalutare, potrebbe significare che le persone non trovano nel tuo negozio ciò che cercano, che la pagina di destinazione non è abbastanza accattivante e che non c’è un adeguato coinvolgimento degli utenti per una scarsa fruibilità del sito o per la presenza invasiva di pop up e banner pubblicitari, che disturbano la navigazione inducendo i clienti ad abbandonare lo shop.  

Una frequenza di rimbalzo bassa al contrario vuol dire che i visitatori trovano sul tuo sito contenuti interessanti e coerenti con ciò che cercano, non si fermano alla pagina di destinazione ma continuano a esplorarlo navigando al suo interno. Merito di un design accattivante, una navigazione intuitiva e di un sito fruibile da tutti.  

Qual è la frequenza di rimbalzo ideale?

L’indice di rimbalzo si calcola dividendo il numero di utenti che hanno visitato una sola pagina del sito web per il numero totale di visitatori e moltiplicando il risultato per 100. Si otterrà così dato in percentuale, ma esiste la giusta frequenza di rimbalzo per un e-commerce? La risposta è no: non è possibile applicare un valore univoco a siti diversi fra loro per molteplici ragioni. Il tasso medio di rimbalzo varia in base al settore, al pubblico di riferimento o ai dispositivi dai quali si accede al sito.  Generalmente i valori di riferimento per un buon tasso di rimbalzo sono quelli compresi tra il 40% e il 60%. 

5 consigli su come abbassare la frequenza di rimbalzo del tuo e-commerce

Ridurre la frequenza di rimbalzo è fondamentale se vuoi aumentare le vendite del tuo e-commerce e avere successo. In termini pratici vuol dire migliorare la user experience, ovvero l’esperienza che un utente ha sul tuo sito web. Ecco cinque consigli pratici per farlo.  

  • Migliora le pagine prodotto. Sono spesso una delle prime cose che i clienti vedono quando visitano il tuo negozio online. Assicurati che siano ben organizzate, facili da navigare e con schede prodotto ricche di informazioni utili, accompagnate da immagini di alta qualità e descrizioni dettagliate dei prodotti venduti. Un valido alleato nell’ottimizzazione delle pagine prodotto sono le piattaforme come TeamSystem Commerce, che ti permettono di gestire in maniera efficace tutto il catalogo prodotti tramite un pannello centralizzato. 
  • Crea contenuti pertinenti. Offri contenuti di qualità capaci di rispondere ai bisogni dei clienti e in grado di invogliarli ad andare oltre la pagina visualizzate e ad esplorare altre sessioni dello shop. Prepara ad esempio guide all’acquisto o su consigli di stile, video dimostrativi o qualsiasi altra cosa che possa essere rilevante per il tuo pubblico. 
  • Configura la funzionalità “ricerca sul sito”. Rappresenta un’ottima risorsa per i visitatori che sanno esattamente cosa stanno cercando. Assicurati che sia facilmente accessibile e che fornisca risultati accurati e pertinenti. In questo modo, i clienti saranno più propensi a rimanere sul tuo sito anziché cercare altrove.  
  • Migliora la leggibilità dei contenuti. La leggibilità è fondamentale per coinvolgere i visitatori e convincerli ad acquistare. Utilizza un design chiaro e intuitivo, assicurati che il testo sia facile da leggere e che le informazioni siano presentate in modo semplice e conciso. Evita i blocchi di testo lunghi e usa paragrafi brevi, font leggibili e elenchi puntati quando possibile. 
  • Mostra “popup con intento di uscita”. Il suo utilizzo può rivelarsi una strategia efficace per trattenere i visitatori che stanno per lasciare il tuo e-commerce. Si tratta di una finestra pop up contenente uno sconto speciale, un codice promozionale o un omaggio che si aprirà ogni volta che un utente sta per abbandonare il sito per incoraggiarli a completare l’acquisto. Assicurati però che i popup non siano invasivi e offrano un valore aggiunto ai tuoi clienti.
     
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