Open banking e PSD2: cosa devi sapere per cavalcare il cambiamento

21.07.2021 - Tempo di lettura: 4'
Open banking e PSD2: cosa devi sapere per cavalcare il cambiamento

Rivoluzionano la relazione tra istituti finanziari e clienti, arricchendo il mercato di strumenti finanziari più efficienti e versatili: l’open banking e la PSD2 sono due fenomeni strettamente legati e che è fondamentale conoscere per cogliere appieno le opportunità che offrono. Può inizialmente sembrare che riguardino solo il mondo bancario, ma non è così perché tracciano una linea importante di rottura con il passato, dando spazio a un nuovo scenario competitivo che da un lato apre le porte a nuovi player e dall’altro dà vita a un’offerta sempre più customizzata e rispondente alle nuove esigenze.

Open banking e PSD2: perché parlare di rivoluzione

Con l’obiettivo di offrire una maggiore competitività al mercato dei pagamenti digitali e allo stesso tempo eliminare gli ostacoli burocratici necessari per entrare farne parte, è nato il concetto di open banking. È un nuovo modo di fare banca, più aperto e quindi più accessibile e semplice sia per le aziende che per i clienti. Come? Condividendo dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema finanziario, con l’autorizzazione del cliente, seguendo quanto definito nella normativa PSD2 pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 25 novembre 2015 e resa attuativa il 14 settembre 2019. Al cuore di questa direttiva c’è infatti l’obbligo, per le banche, di aprire le loro API e i dati del cliente, su suo consenso, verso delle società terze parti, che potranno così utilizzarli per sviluppare a loro volta servizi e prodotti offrendoli sul mercato spesso in piena competizione con le banche stesse.

La condivisione delle API (Application Programming Interface) è un passaggio fondamentale di questa rivoluzione innescata dall’open banking e dalla PSD2, non meno di quella dei dati. Questi codici “ponte”, che consentono alle applicazioni di parlarsi l’una con l’altra, permettono agli sviluppatori di creare applicazioni in modo più veloce ed efficace senza partire da zero. Avere a disposizione le API delle banche significa poter accedere ad una serie di informazioni degli utenti e integrarle, ad esempio, in servizi di pagamento innovativi creati da terze parti, che entrano nel mercato dei servizi finanziari dando risposte tempestive e personalizzate ai bisogni di una clientela sempre più digitalizzata e allo stesso tempo esigente.

Cosa offrono le terze parti abilitate dall’open banking

Esistono diversi soggetti che, sotto il nome di terze parti, hanno fatto ingresso nel nuovo panorama finanziario delineato dall’open banking e dalla PSD2. Tre sono le principali tipologie in cui dividerli. Gli AISP (Account Information Service Provider) offrono servizi che prevedono l’accesso alle informazioni sul conto dei clienti delle banche, rendendo così possibile analizzare il comportamento di spesa e anche aggregare i dati da diverse banche in un’unica piattaforma. Un esempio sono le app che permettono di controllare tutti i propri conti bancari da un’unica schermata che ne riporta gli andamenti. Poi ci sono i PISP (Payment Initiation Service Provider), che forniscono servizi in grado di prelevare soldi dal conto dell’utente e quindi di inviare anche un pagamento, previo consenso. Anche in questo caso esistono numerosi esempi italiani e internazionali di app che permettono di accedere alla propria banca online e fare shopping in negozi ed e-commerce o pagare fatture. La terza tipologia di terze parti che beneficia dell’open banking e della PSD2 sono i CISP (Card Issuing Service Provider), i prestatori di servizi di pagamento basati su carta. Questi player non hanno la visibilità di quanti soldi un utente ha sul proprio conto, ma sono in grado di comunicargli se vi è la disponibilità dell’importo necessario affinché una certa transazione vada a buon fine.

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Incassi e pagamenti digitali integrati nel gestionale

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Come può evolvere la gestione finanziaria e contabile

Prendendo per un attimo le distanze dalle nuove dinamiche che stanno plasmando il settore finanziario al suo interno, anche dal punto di vista di aziende, professionisti e clienti privati va riconosciuto appieno il potere rivoluzionario dell’open banking e della PSD2. Lo si può toccare con mano nella possibilità che si ha oggi di scegliere tra un sempre maggior numero di servizi, più efficienti e fruibili, con notevoli benefici nella gestione finanziaria quotidiana. Imprenditori e responsabili amministrativi, in particolare, hanno ora l’opportunità di innovare i propri strumenti di contabilità individuando nella nuova offerta i servizi più adatti alle proprie esigenze.

Sull’onda dell’Open Banking nascono anche soluzioni innovative come i servizi di TeamSystem Payments, che sfruttano le nuove opportunità offerte dalla PSD2 per consentire, in qualità di PISP, a imprese e professionisti di effettuare agilmente pagamenti digitali dal proprio gestionale TeamSystem attraverso un modulo di integrazione dedicato, automatizzando l’inserimento dati e le integrazioni contabili in base all’esito della banca. L’integrazione permette, inoltre, di monitorare tutti i saldi e i movimenti su conti correnti corporate, anche di diversi istituti di credito, in modo aggregato direttamente da gestionale, in qualità di AISP. A questi due servizi, TeamSystem Payments unisce quelli di incasso fatture e di riconciliazione dei movimenti bancari, permettendo a TeamSystem di proporre una soluzione gestionale completa, altamente performante ed efficace. È la dimostrazione che, mentre terze parti e banche si sfidano sul mercato, questa potente rivoluzione della gestione contabile agli utenti porta solo vantaggi.

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