PCT Enterprise: come funziona il software

Scopri tutte le FAQ sul software PCT e risolvi ogni dubbio

L’ordine degli avvocati di Milano ha annunciato la scadenza della convenzione con “Consolle Avvocato”.
Prova Netlex in Cloud PDUA, un software che oltre alla consultazione e deposito degli atti ha un’assistenza qualificata dedicata, permette di gestire l’agenda e di avere la sincronizzazione automatica dei fascicoli.

Al giorno d’oggi, la professione forense non può fare a meno di un software PCT (Processo Civile Telematico) per la gestione dell’attività di studio e per il deposito degli atti processuali.
Nel primo caso si tratta di un presidio fondamentale per la gestione delle molteplici incombenze che si susseguono nell’attività quotidiana, nel secondo caso si tratta di un vero e proprio obbligo. Il deposito degli atti del processo civile telematico è infatti possibile solo utilizzando un software (detto anche redattore atti) che consente l’elaborazione di una busta telematica rispondente agli schemi dettati dal ministero della Giustizia e il successivo deposito a mezzo PEC.

La necessità di una decisa evoluzione tecnologica è, inoltre, al centro del dibattito giurisprudenziale; si leggono abitualmente pronunce in cui si afferma la necessità per l’avvocato di dotarsi di software in grado di padroneggiare le varie problematiche poste dall’utilizzo di documenti informatici e dal deposito telematico degli atti del processo. In questo senso, pertanto, una scelta vincente è senza dubbio quella dell’integrazione dei servizi.
È bene che l’avvocato si doti di una suite completa che gli consenta di gestire tutto il digitale (dalla creazione della pratica all’archiviazione, passando per la fatturazione) su un’unica piattaforma in modo da tenere sotto controllo tutte le scadenze.

P.C.T. (processo civile telematico) è il modulo di Netlex in Cloud PDUA che permette tramite procedura guidata di eseguire:

  • il deposito telematico degli atti presso tutte le cancellerie
  • la creazione della NIR
  • l’utilizzo della piattaforma Polisweb

Modulo PCT in licenza, PEC, dispositivo di firma digitale attivo.

Si, per la configurazione iniziale della Risorsa, dell’Anagrafica, della PEC e del dispositivo di firma è necessario rivolgersi all’assistenza tecnica TeamSystem aprendo ticket da sito https://mysupport.teamsystem.com/pagineinterne/login

Qualsiasi dispositivo di firma remota oppure OTP (One-Time-Password) oppure autontificazione a due fattori con google authenticator.
Si, per la configurazione in locale è necessario rivolgersi all’assistenza tecnica TeamSystem aprendo ticket da sito https://mysupport.teamsystem.com/pagineinterne/login

Di norma è possibile utilizzare più dispositivi di firma sia su Windows che su MAC a patto che siano correttamente configurati (vedi faq n°5), possano coesistere tra di loro, siano allineati/aggiornati coi sistemi operativi sui quali andranno utilizzati.

Indirizzo di posta PEC, password, indirizzo server posta in uscita/entrata dell’avvocato proprietario del relativo dispositivo di firma che si andrà a configurare.

Menu Archivi – Risorse – Email: creare un nuovo account di posta con tutti i dati necessari (vedi faq n°7) con spunta “PEC”.

Si, tutti i soggetti partecipanti anche di controparte vanno inseriti in Netlex in Cloud PDUA come Anagrafiche compilando almeno i relativi dati fiscali (C.F., P.Iva). Vanno inseriti nella Pratica da pannello Referenti Soggetti e per ognuno di loro va assegnato il Tipo (cliente, controparte..) e la Posizione (attore, convenuto..)

Si, ma solo sotto forma di campi compilati, è necessario in ogni caso riassociarli alla Pratica inserendoli prima in Netlex in Cloud PDUA come vere e proprie Anagrafiche (vedi faq n°9-11).

Pratica – Referenti – Soggetti: se il soggetto è una vera e propria Anagrafica sulla sinistra di ogni nome o ragione sociale troverò l’icona raffigurante due omini.

Dai Documenti della Pratica selezionare l’atto principale in formato .pdf (vedi faq n°13), tasto destro del mouse “Deposito PCT”, si aprirà il PCT sotto forma di procedura guidata per la redazione della busta che permetterà di firmare digitalmente atto principale, allegati obbligatori, allegati semplici, e il successivo invio telematico della PEC/Busta telematica.

  • Atto principale: documento dal quale si parte per accedere alla procedura di deposito/redazione atti. Deve essere obbligatoriamente in formato .pdf ottenuto dalla conversione di un documento testuale (.doc, .odt etc..), non può essere una scansione del cartaceo o di immagine.
  • Allegati obbligatori: (ad esempio NIR o Procura alle liti) : se necessari differiscono in base all’atto che si andrà a depositare, in ogni caso formato .pdf
  • Allegati semplici: formati .pdf, .doc, .jpg, .tiff, .eml, .msg etc: documenti informatici o cartacei trasformati in digitali.
N.B: A scanso di equivoci, per tutte le informazioni ufficiali sul formato degli documenti si rimanda al Codice dell’amministrazione digitale (D. Lgs. 82/2005) e a tutti i decreti emanati in merito e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
No, il PCT di Netlex in Cloud PDUA firma automaticamente atto principale e allegati obbligatori alla fine della procedura. Diversamente per gli allegati semplici si può scegliere se firmarli singolarmente con la spunta “Firma” nella penultima pagina prima della firma e l’invio.

Nella seconda pagina di ogni atto è presente il menu a tendina RUOLO (speciale, contenzioso, esecuzioni civili ecc..). È necessario selezionarlo poiché determina la sezione dell’ufficio giudiziario a cui spediremo la busta telematica.

  • Verificare di avere il modulo PCT in licenza
  • Verificare che il documento abbia estensione .pdf o .p7m (vedi faq n°12-13)

Si, 30 mb (megabyte), limite ministeriale. In base alla dimensione dei documenti allegati il PCT segnala tramite barra di avanzamento verde l’avvicinamento alla soglia dei 30 mb. Si consiglia di rimanere possibilmente intorno ai 23-25 mb poiché oltre alle dimensioni degli allegati bisogna tenere conto della/e firma/e digitale/i finale/i che aumenterà ulteriormente la dimensione, se la busta è particolarmente corposa.

È obbligo informarsi presso la cancelleria del Tribunale dove andremo a depositare come suddividere gli allegati e in generale come comportarsi in questa situazione.

Si, è necessario modificare la password della PEC da menu Risorse – Email, selezionare l’account PEC e modificarla nella sezione posta in uscita, salvare.

È necessario sbloccare/riattivare il PIN del dispositivo di firma con il codice PUK tramite menu presente nel software del dispositivo di firma.

In due modalità: NIR con codice a barre : Pratica – Giudiziali – pulsante NIR WEB : procedura guidata che permette la creazione del file .pdf e collegamento diretto nella Pratica. NIR senza codice a barre : da PCT – sezione dedicata agli allegati – pulsante “Genera NIR” : il sistema creerà automaticamente NIR in formato .pdf prendendo tutti i dati inseriti dall’utente rendendola disponibile per la busta telematica come allegato “nota iscrizione a ruolo” o come “atto principale” (vedi faq n°22-24)

Per i soggetti in causa inseriti nella Pratica come Anagrafiche da pannello Referenti è necessario indicare sempre la Posizione ricoperta: attore, convenuto, ricorrente ecc.. Verificare quindi di aver compilato per ogni soggetto la colonna TIPO e POSIZIONE.

Pratica – Referenti – Risorse: selezionare “NIR” in corrispondenza dell’avvocato responsabile della Pratica per la quale vogliamo produrre una NIR

Sì, nella penultima schermata del PCT, colonna di destra rimuovere l’atto principale corrente con pulsante destro del mouse – Rimuovi dalla Lista. Selezionare quindi dalla colonna di sinistra il documento che si vuole far diventare atto principale tramite pulsante destro del mouse – Inserisci come Atto Principale.

Sì, dalla versione 4903 della Web Edition è possibile tramite pulsante “Carica File” nella schermata dedicata ai documenti/allegati del PCT inserire documenti esterni alla pratica come allegati.

Si, attivando la funzione di Persistenza degli atti. Per attivazione, configurazione e utilizzo rivolgersi all’assistenza tecnica TeamSystem aprendo ticket da sito https://mysupport.teamsystem.com/pagineinterne/login

Si, attivando prima la funzione di Persistenza degli atti (vedi faq n°24). Successivamente con pulsante destro del mouse – “Notifica Telematica” sull’atto in formato .pdf si aprirà procedura guidata per creazione, firma e invio notifica tramite PEC.

Si, nella penultima pagina del PCT ovvero quella dedicata agli allegati della busta:

  • Selezionare il documento che si vuole rendere conforme - Spuntare “Conformità” in alto a destra, assegnargli il tipo di conformità tramite menu a tendina dedicato, compilare il campo Descrizione.
  • Eseguire questa operazioni per tutti gli allegati per il quale si vuole assegnare la conformità.
  • Per creare Documento Attestazione Conformità premere pulsante “Genera DAC”, il programma creerà DAC in formato .pdf, con pulsante destro del mouse – “Inserisci come Allegato Attestazione Conformità” lo andremo ad allegare alla busta telematica.

Sì, ad eccezione che sia Namirial, unica e sola marca supportata da Netlex in Cloud PDUA e dai suoi sistemi

Il sistema One Time Password genera una password momentanea e univoca inviata all’avvocato tramite SMS, tale codice inserito nell’apposito box nella schermata di firma del PCT permette di firmare la busta per il successivo invio telematico. Il tutto senza dover utilizzare porte usb.

Per configurazione e utilizzo contattare assistenza tecnica TeamSystem aprendo ticket da sito https://mysupport.teamsystem.com/pagineinterne/login.

Permette di firmare e inviare qualsiasi documento tramite la propria PEC ad un indirizzo inserito dall’utente tramite pulsante destro del mouse – “Firma/Invia PEC”. Non comporta la creazione di una busta telematica né un deposito ufficiale.

Contattare l’assistenza della società e/o ente e/o ordine degli avvocati dal quale è stato acquistato per procedere col rinnovo dei certificati.

  • Accertarsi che il dispositivo di firma sia stato in precedenza configurato dall’assistenza tecnica qualifica TeamSystem (soprattutto in ambiente Macintosh), in caso contrario vedi faq n°5
  • Verificare di aver inserito il dispositivo di firma nella porta usb del pc o MAC
  • Verificare che il dispositivo sia funzionante, quindi che sia in grado di firmare già di suo o non abbia i certificati scaduti
  • Provare ad espellere e reinserire il dispositivo nella porta usb del pc o MAC uscire/rientrare nel PCT e rifare l’operazione di deposito
  • Contattare l’assistenza tecnica TeamSystem aprendo ticket da sito https://mysupport.teamsystem.com/pagineinterne/login

Archivi – Risorse – Scheda: selezionare la risorsa dell’avvocato per il quale abbiamo già configurato il dispositivo di firma e inserito i dati della PEC (vedi faq n° 3-5-7), pannello Dati Generali – Email: inseriamo l’indirizzo PEC nel box “PEC”.

Per ogni avvocato depositante e configurato in Netlex in Cloud PDUA è necessario creare un’anagrafica completa di tutti i dati da menu – Anagrafica per poi collegarla in Archivi – Risorse – Scheda – AvvocatoXXX – Altri Dati – Anagrafica Collegata.

No. Seppur possibili la creazioni della buste telematiche dal PCT di Netlex in Cloud PDUA, i depositi non andranno comunque a buon fine.

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