Quali sono le spese ammesse e quelle escluse dal cashback di Stato

19.04.2021 - Tempo di lettura: 4'
Quali sono le spese ammesse e quelle escluse dal cashback di Stato

Il cashback di stato ha esordito con una fase sperimentale nel dicembre 2020 per poi proseguire nel 2021, superando ogni perplessità e difficoltà. Sempre più italiani ora stanno aderendo a questa iniziativa che permette di ottenere un ritorno nella percentuale del 10% sulle spese effettuate attraverso metodi di pagamento elettronico. Ma quali sono nel dettaglio le spese ammesse dal cashback di stato? E quelle escluse?

Cashback di stato: cos’è e come funziona

Il cashback di stato permette a tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia di accedere ad un rimborso del 10% sugli acquisti effettuati tramite carte e app. Ovviamente sono previsti dei limiti di importo: il rimborso massimo è di 150 euro per semestre, quindi 300 euro l’anno. Per poter accedere al cashback di stato è necessario utilizzare lo Spid o la Carta d’Identità Elettronica e scaricare l’app Io, l’applicazione creata dal governo per digitalizzare i servizi offerti ai cittadini dagli Enti Pubblici.

Cashback di stato: tutte le spese ammesse

Come si evince dalla FAQ consultabili sul sito www.io.italia.it, in linea di norma sono accettati per il cashback tutti gli acquisti effettuati sul territorio nazionale attraverso i metodi di pagamento elettronici. A questo proposito si sottolinea come siano accettati anche i pagamenti per servizi resi da artigiani o professionisti, a patto che questi avvengano in modalità elettronica (artigiani e professionisti, quindi, devono essere muniti di dispositivi fisici di accettazione come i POS).

Cahsback di stato: tutte le spese escluse

La normativa sul cashback di stato prevede però l’esclusione di alcune spese relative ad alcune casistiche particolari. Vediamole nel dettaglio:

  • Acquisti effettuati tramite bonifico o tramite altre forme di addebito diretto sul conto corrente (per esempio gli SDD ripetitivi);
  • Acquisti effettuati con addebito ricorrente sulla carta di credito;
  • Acquisti effettuati online;
  • Acquisti effettuati online in un negozio che ha un presidio fisico;
  • Ricarica del telefono cellulare effettuato presso uno sportello ATM;
  • Acquisti effettuati attraverso una carta di credito aziendale;
  • Servizi di abbonamento con addebito periodico su conto corrente (come abbonamenti per pay tv o connessione internet).

Quali sono i limiti degli importi per il cashback?

Per ottenere un rimborso non c’è un limite di transazione. Allo stesso tempo però vi è da considerare che il rimborso del 10% è considerato su un importo massimo di 150 euro. Ciò significa che una spesa di 265,00 euro effettuata con metodo di pagamento elettronico dà diritto ad un rimborso massimo di 15 euro, ovvero il 10% di 150 euro.

Non esiste un limite giornaliero di spesa e nemmeno un limite minimo di spesa. Di conseguenza anche un semplice caffè pagato con carta può essere conteggiato. Vi è però da considerare un limite massimo di rimborsi per periodo di riferimento (cioè ogni 6 mesi), che si attesta sui 150 euro. Le spese che producono rimborsi oltre i 150 euro non verranno conteggiate nel totale finale.

Rimborso e super-cashback: cosa sapere

Il rimborso verrà regolato sul conto corrente che il cliente ha inserito all’interno dell’App IO, nei mesi successivi alla conclusione del periodo di riferimento. Da sottolineare anche l’istituzione di un super-cashback, ovvero di un premio di 1.500 euro ai 100.000 consumatori che avranno effettuato più transazioni con carte, bancomat o app.

Supporto agli esercenti: la soluzione Cassa in Cloud

Per favorire gli esercenti in una perfetta gestione della cassa TeamSystem ha creato il software Cassa in Cloud.

Questa soluzione è l’ideale anche per la gestione dell’intera operatività legata al cashback: permette all’esercente di interfacciare il suo POS ed effettuare lo scambio importo, tra cassa e pos, senza dover ripetere più volte le operazioni (es. batto il totale da cassa e poi lo batto di nuovo da POS e magari incappo in un errore di battitura o comunque allungo i tempi, e la fila).

Una volta creato lo scontrino virtuale da Cassa, l’importo totale viene inviato al Pos in automatico e il cliente può procedere alla transazione con carta di credito/debito.

Questo software è oggi un’occasione imperdibile per gli esercenti che desiderano una gestione operativa più fluida ed efficace.

TeamSystem è da sempre al fianco delle aziende e degli studi nei processi di innovazione digitale.

Tutte le nostre soluzioni sono finanziabili e attraverso una partnership con SIDA Group, società di consulenza finanziaria, supportiamo i nostri clienti nei processi di richiesta di questi contributi.

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