Cos’è una start-up: gli ingredienti vincenti

29.09.2016 - Tempo di lettura: 2'
Cos’è una start-up: gli ingredienti vincenti

Sulla scia dei numerosissimi esempi americani della Silicon Valley e di New York, il termine “start-up” è diventato, anche in Italia, uno dei neologismi più utilizzati nel vocabolario di tutti i giorni.

Che cos’è una start-up? Un’azienda nata da poco tempo, fondata e diretta – in genere – da giovani imprenditori, i quali hanno deciso di crearsi un lavoro da soli, senza stare ad aspettare di trovarne uno. Il loro spirito imprenditoriale, unito all’intuito geniale e al coraggio, gioca un ruolo fondamentale nel convincere i finanziatori esterni ad investire importanti somme di denaro, sulla base delle potenzialità e della credibilità del progetto.

Che cosa convince i cosiddetti “angel investors” o i “venture capitalist” ad investire in una start-up?

  1. Il business plan con il quale la start-up si presenta. Esso è una sorta di biglietto da visita per la neo-impresa: è molto importante individuare e definire i piani, gli obiettivi e le strategie della propria attività. Infatti, sebbene fondamentale, l’idea da sola – seppur geniale – non basta. Bisogna essere in grado di realizzarla e di dimostrare di poterlo fare. Inoltre, il business plan, tradotto in un documento, deve essere scritto e discusso con un linguaggio semplice e chiaro e deve contenere diverse tipologie di analisi: mercato di riferimento, potenziali clienti, competitor principali e secondari, ecc. In questo modo, il business plan non serve soltanto agli investitori per convincersi nel dare il proprio capitale, ma è utile anche ai giovani aspiranti imprenditori per avere chiara la situazione in cui operano.
  2. Il team di cui la start-up è costituita. Il team deve essere eterogeneo, equilibrato, con una spiccata indole imprenditoriale. Deve essere costituito da persone con qualità, competenze e formazione differenti: dalla finanza al marketing, dagli aspetti economici a quelli comunicativi e strategici. In questo modo, è possibile fronteggiare le diverse esigenze della neo-impresa.
  3. La spinta motivazionale. Questa serve perché, almeno per le fasi iniziali di vita, la start-up assorbe numerose energie. E prima di vedere il frutto delle proprie fatiche possono passare anche diversi anni. E’ importante essere motivati, sicuri, decisi e rimboccarsi le maniche. Tenacia e ossessione per il proprio obiettivo non devono mancare.

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