Le direttive EBA sullo scoperto in banca: come evitare conseguenze

Dal primo gennaio sono entrate in vigore anche in Italia le normative europee stabilite dall’EBA, l’Autorità Bancaria Comunitaria, che stabilisce una serie di regole molto stringenti in merito alla gestione degli scoperti nella propria banca.

Redazione 19 maggio 2021

Indubbiamente in Italia è un problema che, prima o poi, ogni azienda deve affrontare: fra crisi generalizzata, il COVID, ed una cultura ancora molto arretrata per la quale “per pagare e per morire c’è sempre tempo”, ci si ritrova in meccanismi a fisarmonica dove alcuni mesi i conti sono ricchi ed in altri invece rasentano lo zero se non l’andare in rosso.

Spesso molte aziende riescono ad attivare i piani di fido o quantomeno riescono a farsi concedere una certa malleabilità da parte della filiale grazie al sopra citato meccanismo che comunque fa si che, prima o poi, i soldi ci siano.

Ma tutto questo ha un costo sotto forma di interessi salati.

Mentre i fidi sono ancora possibili, sempre con tassi d’interesse importanti, lo scoperto sopra i 500€ (per le aziende) viene subito inserito in un processo di attenzione e sofferenza.

Rischi per la tua azienda

Dopo anni di esperienza in direzione amministrativa aziendale, ci si rende conto che i prestiti devono essere utilizzati per far crescere l’azienda e non per risanare i debiti. Stessa cosa vale per i fidi che servono solo se inquadrati in meccanismi di fatture in scadenza a 60, 90 o anche 180 giorni.

In questo periodo storico, però, dove la crisi è forte e distribuita su quasi tutte le filiere di distribuzione e/o produzione, nessuno si può più sentire sicuro di essere davvero pagato e quindi lo scoperto ed il rosso in banca diventa sempre di più una possibile conseguenza.

La direttiva, a tal proposito, stabilisce che lo stato di sofferenza sia effettivo per ogni sua conseguenza: quindi investimenti, acquisti, leasing e tutte le altre fonti di normale fruizione finanziaria verranno negate.

La direttiva inoltre stabilisce che non sarà possibile prendere nuovi prestiti per sanare altri prestiti. Un evento di questo tipo sarebbe catastrofico e porterebbe all’inevitabile chiusura dell’attività.

Banche diverse applicano restrizioni e regole diverse

C’è un certo livello di discrezionalità applicabile da parte delle banche: quelle più grandi appartenenti a gruppi esteri sono molto rigide, mentre quelle italiane e quelle più piccole (che applicano direttamente le regole della Banca d’Italia) cercano in qualche modo di attivare processi di avvertimento nei confronti del cliente.

Il problema però è che l’incertezza sull’effettivo incasso e le problematiche di tutti i giorni, pongono l’imprenditore davanti a dilemmi personali sulla visione del problema: appianare tramite risorse proprie? Senza vere garanzie? Qualcuno lo fa e magari fa anche bene, se può permetterselo. Però il concetto di attività imprenditoriale prevede invece il successo come fondamento del business.

Infatti, è poco sano concentrarsi sull’ansia da ripianamento: si dovrebbe investire per crescere, per guadagnare e per sostenere i dipendenti e le loro famiglie. Ci vuole uno strumento efficace per risolvere il problema e non posticiparlo.

Le proposte delle banche: fidi e prestiti

Questa situazione, ovviamente, è un’opportunità per le banche che quindi possono proporre, studiando prima la storia dell’azienda cliente, prestiti (magari anche con garanzie personali) e fidi, il tutto con ovvi tassi d’interesse che proiettati lungo il periodo si fanno sentire. Ma parliamoci chiaro: le banche fanno bene, è il loro mestiere. Vendono soldi.

La soluzione più efficace: la cessione delle fatture pro-soluto

C’è un’altra soluzione al problema che permette di avere una certa serenità:

  • Incasso rapido delle fatture
  • Comodità (non devi andare in banca che poi in questo periodo di COVID è sempre un elemento preoccupante)
  • Sai esattamente quanto "costa"

È la cessione delle fatture in modalità pro-soluto, offerta da molti player fintech sul mercato come soluzione complementare all’accesso al credito Bancario. Anche TeamSystem dispone di questa soluzione, chiamata Incassa Subito. Il servizio è semplice e senza costi di attivazione: le fatture eleggibili vengono cedute a titolo definitivo tramite una procedura guidata all’interno della piattaforma TS Digital, che trattiene solo una piccola parte dell’importo a copertura dei costi dell’operazione. Questa parte viene trattenuta direttamente dalla piattaforma, facilitando così il lavoro all’azienda che non deve preoccuparsi di ulteriori fatture e di conseguenza non ha nemmeno esborsi di cassa, ma solo la liquidità sul proprio conto bancario. Con un solo servizio si risolvono quindi le problematiche relative ai rischi di andare in rosso per periodi prolungati, si evita di far esporre gli imprenditori finanziariamente ed economicamente ed inoltre, cosa di non poco conto, si riescono a rispettare le varie scadenze fiscali.

19 maggio 2021 Redazione

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