Superbonus senza cessione del credito e sconto in fattura

Cosa cambia con il nuovo decreto-legge sul Superbonus 110%

L’ultimo correttivo introdotto dal governo modifica in maniera drastica l’accesso alle agevolazioni fiscali per il Superbonus 110%.

Il provvedimento del Superbonus aveva come limiti l’agevolazione fiscale al 110% quindi con una percentuale più alta rispetto all’effettivo costo dei lavori e la procedura per la cessione del credito.

Con il nuovo decreto decade questo provvedimento e la cessione del credito è ancora prevista solo per chi ha presentato al comune la CILA, la comunicazione di inizio lavori o la SCIA in caso di demolizione e ricostruzione prima del 16 febbraio 2023. Non si può cedere il credito se questi documenti non sono stati ancora presentati.

Il nuovo decreto Legge stabilisce il blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito anche per tutti gli altri bonus edilizi, tra cui il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus e il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Le problematiche maggiori alla luce di questi nuovi provvedimenti riguardano i proprietari che non possono più cedere il credito e le imprese edili che si ritroveranno con crediti che non possono riscuotere.

Secondo l’ANCE, l’associazione dei costruttori, la cifra dei crediti fermi ammonta a circa 15 miliardi che gravano su 25mila aziende mettendone a rischio la possibilità di portare a termine i lavori già iniziati.