La comunicazione verso l'esterno delle organizzazioni e delle aziende che operano nel campo edile, grazie anche all'art. 83, comma 10, del d.lgs. 56/2017, che prevede l'istituzione presso l'ANAC del sistema del Rating di impresa e delle relative penalità e primalità, rappresenta lo snodo futuro dei rapporti tra attività economica (in edilizia) e sistema reputazionale.

Cristian Barutta
L’Ambiente di Condivisione dei Dati, conosciuto anche tramite il suo acronimo ACDat, è l’equivalente italiano di quello che in lingua inglese viene definito “Common Data Environment”, noto anche agli addetti ai lavori con l’acronimo CDE.
In questo periodo di profondo cambiamento ed innovazione, sia esso rivolto ai modelli informativi digitali (BIM), sia che ci si riferisca al project management nelle costruzioni, possiamo sicuramente apprezzare come negli anni, su questi temi, in edilizia sia rimasto fermo ed ora fatichi ad uscire, benché sia diventa scomoda e spesso improduttiva, dalla famosa confort zone.
La gestione degli stakeholder, ovvero dei portatori di interesse in un progetto rappresenterà, nel prossimo futuro, uno delle chiavi di successo di un progetto edile soprattutto vista la legge sui lavori pubblici e dell’articolo che regola la débat public.
Ci sono alcuni aspetti nella gestione di un appalto in edilizia che non vengono tenuti nella giusta considerazione. L'essere "sincopati" solo su tempi e costi ci fa tralasciare aspetti gestionali che, se non curati nella giusta misura, creano problemi. Uno di questi e forse il più importante è la comunicazione.
Come quantificare e mettere a sistema i tempi ed i costi e quali considerazioni si possono fare. Come riuscire a fare un'attendibile programmazione dei lavori. Ovviamente non parliamo solo di diagramma di Gantt, ma anche di come questo possa incidere sull’andamento economico di una commessa.
È oramai acclarato che prevedere e controllare i costi di un progetto in edilizia è diventato fondamentale, sia che venga considerato un progetto completo di una Stazione appaltante, partendo quindi, dalla programmazione triennale e terminando con una proiezione su tutta la vita dell’opera (Life Cycle Costing), sia quella di un progetto tecnico (strutturale, architettonico, impiantistico) che un soggetto economico è “costretto” ad affrontare, ad oggi, tra mille difficoltà.
L’identificazione dei rischi è il primo passo al quale seguono, l’analisi, la definizione di risposta all’accadimento ed infine il controllo e la mitigazione. Ci occuperemo proprio di questi ultimi due processi, senza per prima dimenticare quale siano i documenti importanti per arrivare ad essi. Dopo aver identificato i rischi abbiamo bisogno di “pesarli” in maniera qualitativa e quantitativa.
La gestione del rischio di una commessa edile è uno dei punti deboli di tutto il processo produttivo del comparto, infatti, così come non siamo abituati a redigere il budget per controllare tempi e costi, non teniamo in considerazione i rischi derivanti da una errata gestione della commessa.